Relazioni Internazionali

Contiene le seguenti sezioni:

Nota introduttiva generale dell'area Relazioni internazionali

La giustizia costituzionale non è un fatto specificamente italiano. La Corte costituzionale italiana, pur collocandosi nel quadro di precise e specifiche regole della Costituzione della Repubblica, ha una fisionomia e un ruolo analoghi a quelli di organi simili (Corti o Tribunali costituzionali, Corti supreme) presenti in altri ordinamenti, che svolgono compiti paragonabili. Si è osservato anche che, nel suo lavoro, la Corte non trascura l'esperienza degli altri paesi. Da tempo si sono sviluppate relazioni di scambio e di collaborazione con questi organi, soprattutto europei, ma anche di altre parti del mondo, tra cui in particolare quelli dell'area ispanico-americana, in cui la cultura giuridica italiana esercita influenza significativa.

Le relazioni più intense riguardano le Corti costituzionali europee simili alla nostra per storia ed esperienza (la Corte costituzionale federale tedesca, il Tribunale costituzionale austriaco, il Consiglio costituzionale francese, il Tribunale costituzionale spagnolo, quello portoghese: con gli ultimi tre la Corte ha formalizzato i rapporti con uno specifico accordo quadrilaterale che prevede incontri annuali tra Giudici e scambi di documentazione).

In Europa opera, dal 1970, la Conferenza delle Corti costituzionali europee, che organizza, fra l'altro, un Congresso ogni tre anni: l'ultimo, il XVII, si è tenuto a Batumi (Georgia), dal 29 giugno al 1° luglio 2017, sul tema Il ruolo delle Corti costituzionali nel sostenere ed applicare i principi costituzionali.

A livello più ampio opera la Conferenza mondiale sulla giustizia costituzionale, che raggruppa più di 70 Corti di tutto il mondo, con lo scopo di promuovere la giustizia costituzionale e la tutela dei diritti umani, intesi come elementi chiave per lo Stato di diritto e la democrazia (il IV Congresso si è tenuto a Vilnius dall'11 al 14 settembre 2017, sul tema Lo stato di diritto e la giustizia costituzionale nel mondo moderno).

I rapporti fra le Corti sono agevolati anche dall'opera della Commissione per la democrazia attraverso il diritto, cosiddetta "Commissione di Venezia" per via della sede dei suoi lavori, istituita dal Consiglio d'Europa col proposito di diffondere la conoscenza dei sistemi giuridici dei diversi Paesi europei (soprattutto, originariamente, nel processo di democratizzazione degli Stati dell'Europa orientale), e di studiare i problemi che possono insorgere nel funzionamento delle loro istituzioni. Tale Commissione riserva particolare attenzione alla giustizia costituzionale, e la nostra Corte le offre un valido contributo fondato sulla propria, ormai più che sessantennale, esperienza.