Roma

Palazzo della Consulta

13 maggio 2022

QUELLA PORTA APERTA ALLE DONNE

S essantadue anni dopo la sentenza della Consulta n. 33 del 1960, che ha aperto alle donne le porte degli uffici pubblici e delle istituzioni, una riflessione tra generazioni diverse, con una performance di Monica Guerritore. “Quella porta aperta alle donne” è il titolo dell’incontro voluto dalla Corte costituzionale per testimoniare - 62 anni dopo la storica sentenza n. 33 del 1960 - la strada fatta e ancora da fare verso l'uguaglianza sostanziale di genere. L'incontro si è svolto il 13 maggio, alle ore 18,00, a Palazzo della Consulta. Tra gli ospiti, numerose donne che, in diversi ambiti, hanno concorso e concorrono allo sviluppo democratico e al progresso sostanziale del nostro Paese, nonché una rappresentanza di studentesse e studenti del liceo classico E.Q. Visconti di Roma.
Ha introdotto l'incontro il presidente della Corte Giuliano Amato. Quindi, Monica Guerritore, attrice, autrice e regista, ha letto un suo testo, "La memoria del mondo", in cui la forza generatrice delle donne si contrappone alla furia distruttrice della guerra. Il breve spazio finale è stato dedicato al "tetto di cristallo", con le riflessioni di Gabriella Luccioli, una delle prime otto donne entrate in magistratura, e di Cecilia Fava, studentessa di terzo liceo classico, coordinate dal presidente Amato.

La sentenza 33 del 1960 è l'approdo di una storia di cittadinanza attiva che ha avuto come protagonista Rosa Oliva e la sua radicata coscienza costituzionale. Ma è anche un esempio concreto del dovere della Repubblica di "rimuovere gli ostacoli" che, secondo l'articolo 3 della Costituzione, "impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l'effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all'organizzazione politica, economica e sociale del Paese".
Dunque, è un passo verso l'uguaglianza sostanziale di genere. Diritto delle donne, dovere della Repubblica. A quella pronuncia è dedicato il podcast - per la serie "Le sentenze che ci hanno cambiato la vita" - in uscita proprio venerdì 13 maggio, in cui la giudice costituzionale Maria Rosaria San Giorgio, prima magistrata ad essere eletta alla Corte costituzionale, racconta come si è arrivati ad aprire quella porta, dalla quale sono poi passate milioni di donne, cambiando il volto della Repubblica.

Giuliano
Amato


Il video dell'incontro