Giudizio costituzionale - Sopravvenienze nel giudizio principale - Ius superveniens abrogativo della disposizione impugnata - Rinuncia della parte ricorrente senza formale accettazione della parte resistente - Condizione necessaria per la cessazione della materia del contendere - Mancata emersione di alcun interesse a che la questione sia decisa (nel caso di specie: cessazione della materia del contendere in ordine alle questioni di legittimità costituzionale della disposizione della Regione autonoma Sardegna che prevede la messa in liquidazione dell'azienda regionale ATS e contestualmente dispone che il relativo Commissario liquidatore sia nominato dalla Giunta regionale). (Classif. 111012).
La dichiarazione di rinuncia, pur non accettata formalmente dalla parte resistente, comporta la cessazione della materia del contendere ove, anche alla luce della condotta delle parti, non emerga alcun interesse a che la questione sia decisa. (Precedenti: S. 68/2024 - mass. 46157; O. 20/2024 - mass. 45960).
(Nel caso di specie, è dichiarata cessata la materia del contendere in ordine alle questioni di legittimità costituzionale – promosse dal Governo in riferimento all’art. 117, terzo comma, Cost. – dell’art. 34, comma 1, lett. a, n. 2, e b, della legge reg. Sardegna n. 9 del 2023, che prevede la messa in liquidazione dell’azienda regionale ATS e contestualmente dispone che il relativo Commissario liquidatore sia nominato dalla Giunta regionale. Con atto depositato il 17 aprile 2024, il Presidente del Consiglio dei ministri, su conforme delibera del Consiglio dei ministri del 15 aprile 2024, ha rinunciato parzialmente al ricorso, limitatamente alle disposizioni sopra dette, sul presupposto della loro intervenuta abrogazione a opera degli artt. 5, commi 32, lett. a, e 50, lett. b, della legge reg. Sardegna n. 17 del 2023, senza che le stesse abbiano avuto medio tempore alcuna applicazione).