Processo penale - Incompatibilità del giudice - Giudice dell'udienza di comparizione predibattimentale che ha fissato la data dell'udienza dibattimentale - Incompatibilità a partecipare al giudizio dibattimentale - Omessa previsione - Irragionevolezza, disparità di trattamento, violazione dei principi di terzietà e imparzialità della giurisdizione, collegati alla garanzia del giusto processo - Illegittimità costituzionale in parte qua. (Classif. 199028).
È dichiarato costituzionalmente illegittimo, per violazione degli artt. 3, 24, secondo comma, e 111, secondo comma, Cost., l’art. 34, comma 2, cod. proc. pen., nella parte in cui non prevede che non può partecipare al giudizio il giudice dell’udienza di comparizione predibattimentale nel caso previsto dall’art. 554-ter, comma 3, dello stesso codice. L’omessa previsione – censurata dal Tribunale di Siena – dell’incompatibilità del giudice dell’udienza di comparizione che ha fissato la data dell’udienza dibattimentale davanti ad un giudice diverso, ma che si trovi poi investito anche del successivo dibattimento, viola i principi di terzietà e imparzialità della giurisdizione, in quanto il giudice è chiamato a decidere sulla base degli atti e secondo una regola di giudizio – la ragionevole previsione di condanna – identica a quella prevista per l’udienza preliminare che, implicando un giudizio sull’utilità del dibattimento nella prospettiva di una sentenza di condanna al di là di ogni ragionevole dubbio, crea un evidente rischio di condizionamento nel successivo giudizio. Né è sufficiente a garantire il giusto processo la previsione della mera diversità del giudice dibattimentale rispetto a quello predibattimentale. Violato è anche il principio di uguaglianza per irragionevole disparità di trattamento rispetto a quanto previsto per il giudice che ha emesso il provvedimento conclusivo dell’udienza preliminare.