Autonomia e decentramento - In genere - Regionalismo - Espressione della ricchezza di interessi e di idee di una società italiana, altamente pluralistica - Carattere - Necessaria cooperazione tra Regioni, e tra Stato e Regioni - Necessità di comporre le esigenze dell'unità con quelle del regionalismo - Spettanza esclusiva al Parlamento, mediante una trasparente dialettica tra maggioranza e opposizione. (Classif. 026001).
Il regionalismo corrisponde ad un’esigenza insopprimibile della nostra società, come si è gradualmente strutturata anche grazie alla Costituzione, ed è espressione della ricchezza di interessi e di idee di una società altamente pluralistica che non possono trovare espressione in un’unica sede istituzionale, ma richiedono una molteplicità di canali e di sedi. Spetta, però, solo al Parlamento il compito di comporre la complessità del pluralismo istituzionale. La tutela delle esigenze unitarie, in una forma di governo che funziona secondo la logica maggioritaria, è infatti espressione di una visione di parte in attuazione dell’indirizzo politico della maggioranza e del Governo, sia pur nel rispetto del quadro costituzionale. La sede parlamentare consente inoltre un confronto trasparente con le forze di opposizione e permette di alimentare il dibattito nella sfera pubblica, soprattutto quando si discutono questioni che riguardano la vita di tutti i cittadini.
Se qualsiasi sistema regionale ha in sé degli elementi di competizione tra le regioni, perché dà modo a ciascuna di esse, nell’ambito delle attribuzioni costituzionali, di seguire politiche differenti nella ricerca dei migliori risultati, tuttavia l’ineliminabile concorrenza e differenza tra regioni e territori non può spingersi fino a minare la solidarietà tra lo Stato e le regioni e tra regioni, l’unità giuridica ed economica della Repubblica (art. 120 Cost.), l’eguaglianza dei cittadini nel godimento dei diritti (art. 3 Cost.), l’effettiva garanzia dei livelli essenziali delle prestazioni concernenti i diritti civili e sociali (art. 117, secondo comma, lettera m, Cost.) e quindi la coesione sociale e l’unità nazionale – che sono tratti caratterizzanti la forma di stato –, il cui indebolimento può sfociare nella stessa crisi della democrazia.
Il regionalismo italiano non è un “regionalismo duale” in cui tra una regione e l’altra esistono delle paratie stagne a dividerle. Piuttosto, è un regionalismo cooperativo, che dà ampio risalto al principio di leale collaborazione tra lo Stato e le regioni e che deve concorrere alla attuazione dei principi costituzionali e dei diritti che su di essi si radicano. (Precedenti: S. 87/2024 - mass. 46096; S. 40/2022 - mass. 44670; S. 121/2010 - mass. 34511).