Elezioni – In genere – Alto tasso di politicità della materia elettorale – Conseguente ampia discrezionalità del legislatore – Limiti – Necessario rispetto della non manifesta irragionevolezza e delle garanzie delle situazioni di particolare vulnerabilità – Modifiche alle norme elettorali vigenti per favorirne la modernizzazione (come ad esempio, l’uso della firma elettronica qualificata e della firma digitale) – Necessità, per il legislatore, di bilanciarne rischi e vantaggi – Finalità di assicurare una maggiore partecipazione politica. (Classif. 093001).
La materia elettorale, per sua natura, è caratterizzata da un alto tasso di politicità, che impone di riconoscere al legislatore una discrezionalità ampia, con il solo limite della manifesta irragionevolezza e del rispetto del nucleo essenziale di quelle garanzie che riguardano le situazioni caratterizzate da particolare vulnerabilità. (Precedenti: S. 62/2022 - mass. 44628; S. 35/2017 - mass. 39599; S. 193/2015 - mass. 38553; S. 275/2014; S. 1/2014 - mass. 37583).
In materia elettorale, il legislatore è chiamato a bilanciare le opportunità offerte dalla modernizzazione non solo con i rischi che questa può, in ipotesi, comportare, ma anche con l’esigenza di una partecipazione politica il più possibile meditata e consapevole: principi che, nelle forme più tradizionali in cui si svolgono le operazioni elettorali, sono favoriti anche attraverso il coinvolgimento dei cittadini in una sorta di “liturgia repubblicana”.