Pronunce della Corte costituzionale - Pronunce manipolative - Manipolazione in materia penale, alternativa alla semplice ablazione (in particolare: sostituzione della pena) - Condizione - Necessità di colmare un vuoto che porrebbe a rischio la tutela di diritti fondamentali. (Classif. 204006).
L’esigenza di far ricorso a una pronuncia di tipo manipolativo, che sostituisca la sanzione censurata con altra conforme a Costituzione, si pone imprescindibilmente solo allorché la lacuna di punibilità che conseguirebbe a una pronuncia ablativa, non colmabile tramite l’espansione di previsioni sanzionatorie coesistenti, si riveli foriera di insostenibili vuoti di tutela per gli interessi protetti dalla norma incisa, come, ad esempio, quando ne derivasse una menomata protezione di diritti fondamentali dell’individuo o di beni di particolare rilievo per l’intera collettività rispetto a gravi forme di aggressione, con eventuale conseguente violazione di obblighi costituzionali o sovranazionali. In difetto di una simile situazione, l’intervento della Corte costituzionale ben può limitarsi all’ablazione, totale o parziale, della disposizione censurata. (Precedenti: S. 51/2024 - mass. 46070; S. 46/2024 - mass. 46029; S. 185/2021 - mass. 44238; S. 222/2018 - mass. 40937).