Le decisioni
della Corte
Come si pronuncia la Corte?
La Corte si pronuncia con sentenze e ordinanze. Le pronunce possono essere di merito, quando la Corte esamina la questione e la decide, o processuali, se il Collegio ravvisa carenze ovvero constata sopravvenienze normative tali da impedire l’esame del merito.
Sentenze
[di accoglimento]
dichiarano l’illegittimità
costituzionale della norma censurata
e la legge dichiarata incostituzionale
scompare dall’ordinamento
[di inammissibilità]
accertano una lacuna dell’ordinanza o la
mancanza di un presupposto del giudizio
[di rigetto]
dichiarano la questione non
fondata e la legge rimane quindi in vigore
Ordinanze
[di manifesta inammissibilità]
mancano i requisiti
minimi necessari per sollevare la
questione di costituzionalità
[di manifesta infondatezza]
la questione è già stata giudicata non fondata
dalla Corte
[di restituzione atti]
è intervenuta una
novità legislativa e la questione va quindi
rivalutata dal giudice rimettente
Alcune particolari tipologie decisorie
[Sentenze manipolative] la dichiarazione di incostituzionalità colpisce una sola parte della disposizione legislativa impugnata, lasciando sopravvivere il resto. Le sentenze cosiddette “manipolative” modificano il testo o la portata della legge per renderla compatibile con la Costituzione:
[additive]
comportano l’inserimento
nella legge di elementi nuovi,
necessari per adeguarla
ai princìpi costituzionali
[ablative]
producono l’eliminazione di alcuni
elementi di testo, ovvero ne riducono
la portata, per far sì che la legge sia
costituzionalmente legittima
[sostitutive]
comportano una
sostituzione di testo
per rendere la disposizione
conforme a Costituzione
[Sentenze interpretative] la Corte si confronta con l’interpretazione presupposta dal giudice rimettente o consolidata nella prassi (diritto vivente). Le interpretative possono essere:
[di rigetto]
la pronuncia precisa nella
motivazione l’interpretazione
costituzionalmente conforme,
che esclude il vizio denunciato
[accoglimento]
la pronuncia dichiara l’incostituzionalità
di una disposizione nell’interpretazione
data, vietando di ricavare da essa
la norma illegittima
[Sentenze additive di principio] la pronuncia dichiara l’incostituzionalità della norma censurata, aggiungendo un principio generale, utile al legislatore per legiferare coerentemente e al giudice per individuare provvisoriamente una regola da applicare al caso concreto.
[Moniti al legislatore] in presenza di situazioni di dubbia costituzionalità ovvero di insufficiente attuazione dei principi costituzionali, la Corte, nel rispetto dei ruoli istituzionali, invita il legislatore a intervenire. In alcuni casi di rilevata violazione della Costituzione, i giudici possono sollecitare il Parlamento, sospendendo il giudizio e indicando un termine. In caso di persistente inerzia, la Corte concluderà l’esame della questione eliminando il vulnus accertato con una pronuncia di accoglimento.