Fiducia nel dialogo, non solo tra le Corti

Intervista al Presidente Giuliano Amato

Relazione annuale del Presidente

Relazione del Presidente

Il 2021 è il secondo anno dell’emergenza pandemica ma il primo in cui la Corte, dopo le poche decisioni di fine 2020, è chiamata a pronunciarsi sulla normativa dell’emergenza: qual è il filo che attraversa le vostre risposte? E qual è stato – se c’è stato – il momento più difficile?

Il momento più difficile è stato quello in cui noi stessi abbiamo dovuto organizzarci in funzione dell’emergenza perché non sapevamo se saremmo riusciti a continuare la nostra attività, in quale modo e a quale prezzo per chi si rivolge a noi. E lo abbiamo superato anche perché, come ha rilevato il mio predecessore Giancarlo Coraggio, a differenza dei giudici comuni sovraccaricati di processi nei Palazzi di giustizia, noi avevamo, e abbiamo, un ambiente in cui le cautele contro il contagio si possono adottare senza gravi conseguenze. Quindi, organizzarci in parte in presenza, in parte da remoto, fare udienze che comunque coinvolgono un numero limitato di avvocati è stato, lo devo dire, più facile che per altri...

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La Corte

Il Presidente

Giuliano Amato

Nato a Torino il 13 maggio 1938. Professore emerito di diritto pubblico comparato, è nominato dal Presidente della Repubblica il 12 settembre 2013 e giura il 18 settembre. Nominato Vicepresidente della Consulta il 16 settembre 2020. Viene eletto Presidente, all’unanimità, il 29 gennaio 2022.

Vicepresidente

Silvana Sciarra

Nata a Trani il 24 luglio 1948. Professoressa ordinaria di diritto del lavoro, è eletta dal Parlamento il 6 novembre 2014. Giura l’11 novembre 2014. Nominata Vicepresidente della Consulta il 29 gennaio 2022.

Vicepresidente

Daria de Pretis

Nata a Cles il 31 ottobre 1956. Professoressa ordinaria di diritto amministrativo, è nominata dal Presidente della Repubblica il 18 ottobre 2014. Giura l’11 novembre 2014. Nominata Vicepresidente della Consulta il 29 gennaio 2022.

Vicepresidente

Nicolò Zanon

Nato a Torino il 27 marzo 1961. Professore ordinario di diritto costituzionale, è nominato dal Presidente della Repubblica il 18 ottobre 2014. Giura l’11 novembre 2014. Nominato Vicepresidente della Consulta il 29 gennaio 2022.

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Un anno in cifre

La pandemia aumenta i ritmi di lavoro
Sentenze in 9 mesi

263
Decisioni
di cui 141
nel giudizio incidentale

Aumentano le cause trattate (370 rispetto a 326 del 2020), diminuiscono le decisioni depositate (263 rispetto a 281); cresce il numero delle dichiarazioni di incostituzionalità (50 rispetto a 48) e, in generale, delle sentenze (206) rispetto alle ordinanze (57). Passa da 261 giorni a 285 (vale a dire da 8 a 9 mesi) la durata media del giudizio in via incidentale, calcolata da quando l’ordinanza viene pubblicata nella Gazzetta ufficiale fino al deposito della decisione (fino alla trattazione della causa, invece, si passa da 226 giorni a 245), mentre nel giudizio in via principale la durata media diminuisce da 407 a 390 giorni.

Il contenzioso Stato-Regioni si riduce da 105 a 65 ricorsi (in gran parte del Governo) e il numero delle decisioni sulla normativa anti-Covid, a parità di atti pervenuti negli ultimi due anni (36), aumenta da 8 a 22.

Report del Servizio studi

263
Decisioni
di cui 141
nel giudizio incidentale
Durata media nel giudizio in via incidentale (in giorni)

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e-Cost:
il processo è telematico

Il 3 dicembre 2021 è una data storica per la Corte costituzionale. A conclusione di un progetto pluriennale accelerato dalla pandemia, nasce la piattaforma e-Cost, porta d’accesso al processo costituzionale telematico. Avvocati e Avvocatura dello Stato, giudici, cancellieri e parti dei giudizi di costituzionalità possono ora trasmettere e scambiare atti e documenti in modalità informatizzata, archiviando carta, plichi postali e, soprattutto, la scomodità dei continui spostamenti fisici necessari a raggiungere Palazzo della Consulta per svolgere gran parte degli adempimenti di Cancelleria. e-Cost velocizza il già rodato “ciclo produttivo” della Corte: in pochi clic, gli atti introduttivi dei giudizi arrivano istantaneamente a Roma, in Cancelleria; il sistema investe in tempo reale la Presidenza e l’Ufficio ruolo per la nomina del relatore, o della relatrice, e per la fissazione dell’udienza; giudici e assistenti di studio vengono subito avvisati di una nuova causa e possono rapidamente consultare gli atti, scaricandoli dalla piattaforma; infine, con il deposito della pronuncia, questa è automaticamente comunicata a chi aveva proposto la questione di costituzionalità.

Cancelleria: l’accesso alla piattaforma e-Cost

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Le decisioni
del 2021

L’emergenza pandemica è al centro di 22 decisioni del 2021, ma le 263 pronunce dell’anno attraversano molteplici ambiti: lavoro, ambiente, sanità, finanza locale, imposte e tasse, famiglia, minori, reati ed esecuzione penale.
Numerose le pronunce di cui viene data tempestiva informazione anche con comunicati stampa. Qui la sintesi di alcune di esse.

Report, decisioni e comunicati

Report e comunicati

Ambiente

Le Regioni non possono pianificare lo sviluppo del proprio territorio con scelte di carattere urbanistico – dice la Corte con la sentenza n. 164 – che non siano rispettose dei vincoli posti dallo Stato per tutelare beni di valore paesaggistico. Inoltre, lo Stato può adottare la dichiarazione di interesse paesaggistico di un bene anche quando la Regione sia contraria. La Corte spiega che la tutela di questi beni risponde a una “logica incrementale” che consente alle Regioni di allargarne l’ambito ma non di ridurlo, neppure con i piani paesaggistici di competenza regionale, da redigere d’intesa con lo Stato. Ed è sempre a tutela dell’ambiente e dell’ecosistema che, con la sentenza n. 201, la Corte dichiara incostituzionale una norma della legge regionale veneta 23/2020 che aveva consentito ai proprietari o ai gestori di opere di sbarramento idrico di regolarizzarle se non denunciate o realizzate in difformità dai progetti approvati. Ciò in quanto la regolarizzazione sotto il profilo paesaggistico rientra, appunto, nella tutela dell’ambiente e dell’ecosistema, e come tale è riservata alla competenza dello Stato, che l’ha consentita soltanto in ipotesi tassative previste dal Codice dei beni culturali.

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Il bilancio annuale:
relazione e
conferenza stampa

Tornano “dal vivo” la Riunione straordinaria e la conferenza stampa annuale

Il 13 maggio 2021, grazie ai primi vaccini, alle ormai collaudate misure di contenimento del virus e alle sperimentate tecnologie, tornano “dal vivo” la Riunione straordinaria davanti alle più alte cariche dello Stato e la tradizionale conferenza stampa. Due appuntamenti centrali della vita della Corte, fin dalla sua nascita, per un bilancio sull’attività dell’anno precedente e un’interlocuzione con i giornalisti. Insieme alla riammissione del pubblico alle udienze dal 18 maggio, la presenza fisica a questi due appuntamenti è un segnale importante di ritorno alla “nuova normalità” imposta dalla pandemia.

Il Presidente Coraggio legge la relazione sull’attività nel 2020

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Gli incontri in podcast e il concerto per la cultura

La Libreria dei Podcast della Corte

Ascolta i podcast della Corte

La Libreria dei Podcast della Corte costituzionale si arricchisce, nel 2021, di ulteriori “episodi” ma il 12 febbraio nasce una nuova serie, INCONTRI, con le voci di giudici e scrittori, attori, filosofi, scienziati, musicisti, registi, giornalisti, architetti, storici, economisti, editori, teologi, artisti, psichiatri, poeti, professori… Insomma, il variegato mondo della cultura – che ha particolarmente sofferto le restrizioni della pandemia – incontra la Corte costituzionale e dialoga con le giudici e i giudici su laicità dello Stato, cultura della pena, memoria, legge elettorale, Università, diritto d’amore, natura umana, riparazione del linguaggio e molti altri temi scelti da questi speciali interlocutori esterni.

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La giudice Navarretta e i giudici Zanon e Antonini durante la trasmissione #maestri, cui hanno partecipato anche le giudici Sciarra e de Pretis e il Presidente Coraggio

Scuola & Corte costituzionale: per una cittadinanza attiva

Nonostante le difficoltà imposte dalla pandemia, Scuola e Corte costituzionale non smettono di collaborare a una più consapevole cultura costituzionale dei giovani. Anzi, complice il “ritorno” dell’insegnamento dell’educazione civica, la Corte partecipa al programma di lezioni organizzate anche con la Rai, attraverso trasmissioni come #maestri e La Scuola in Tivù (le puntate sono tutte disponibili su RaiPlay).

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La Corte in Tv:
conoscere e capire

Spiegare alcune decisioni di forte impatto politico e sociale; far conoscere la Corte costituzionale e i luoghi in cui svolge i suoi compiti; descrivere la comunicazione istituzionale e alcune scelte comunicative più al passo con la contemporaneità per avvicinare l’Istituzione ai cittadini. Sono queste le motivazioni che portano la Corte in Tv, nel 2021, per far capire al grande pubblico televisivo il ruolo svolto dal più alto organo di garanzia della Repubblica e la sua incidenza nella vita di ciascun cittadino e delle Istituzioni.

Rai Istituzioni
entra nei palazzi di giustizia

Ad aprile, Palazzo della Consulta apre le sue porte a Rai Istituzioni per una serie su I Palazzi della giustizia in tempi di COVID. Un lungo viaggio nella conoscenza della Corte e dei luoghi storici in cui si esercita il sindacato di costituzionalità, con particolare attenzione alla fase pandemica. Le voci di questo racconto sono quelle del Presidente Coraggio, del Vicepresidente Giuliano Amato, delle giudici Silvana Sciarra e Daria de Pretis nonché, sulla storia del Palazzo, della responsabile del Cerimoniale della Corte, Agata Storino.

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Gli eventi del 2021

In primavera, e fino all’autunno, la pandemia sembra allentare un po’ la morsa e così riprendono, in presenza, anche alcuni incontri istituzionali, dentro e fuori il Palazzo della Consulta. Dalle visite di cortesia di Ministri del Governo italiano (degli Esteri, dell’Istruzione), di Commissari europei, di Autorità e Istituzioni internazionali (Lettonia, Tunisia, Germania, Israele) agli eventi in cui la presenza del Presidente della Corte costituzionale, o di giudici, contribuisce a rappresentare la Repubblica e a testimoniarne l’impegno ai suoi livelli istituzionali più alti.

La breve tregua della pandemia consente anche, al Presidente e a molti giudici, di partecipare, in presenza fisica, in Italia e all’estero e sempre con le necessarie cautele, a convegni, conferenze, dibattiti, anniversari. Qui una piccola selezione della ripresa di questi eventi.

2021

  • 9 Maggio 2021

    Giornata della memoria per le vittime del terrorismo e delle stragi. Alla celebrazione al Senato partecipa il Presidente Coraggio.

  • 22 Maggio 2021

    Palazzo della Consulta ospita il Convegno della Rete per la parità, con il Presidente Coraggio e la giudice Silvana Sciarra, su Gli strumenti a 60 anni dalla sentenza che aprì alle donne le principali carriere pubbliche.

  • 17 Giugno 2021

    A Palazzo della Consulta, l’incontro con il Presidente della Repubblica di Tunisia Kaïs Saïed.

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La Corte in numeri

  • 2
    Sedi
  • 11
    Servizi/Uffici
  • 15
    Giudici
  • 44
    Assistenti
    di studio
  • 222
    Persone
    in servizio

L’Istituzione
e i suoi uffici

Segretario generale

È il vertice dell’Amministrazione, di cui ha la rappresentanza. Assiste la Corte, l’Ufficio di Presidenza e il Presidente nell’organizzazione e funzionamento della Corte e sovrintende a tutti i Servizi e gli Uffici. A novembre 2021, la Corte ha nominato Segretario generale il consigliere Umberto Zingales.

Servizio cancelleria

È qui che comincia il processo costituzionale perché qui vengono presentati (dal 3 dicembre 2021 mediante la piattaforma e-Cost) gli atti di promovimento del giudizio, dei quali la Cancelleria, alle dirette dipendenze del Presidente, cura i successivi adempimenti

Ufficio ruolo

È un Ufficio alle dirette dipendenze del Presidente. Ha il compito di studiare, in via preliminare, ordinanze e ricorsi. Affianca il Presidente nell’assegnazione ai giudici delle cause e nella fissazione della loro trattazione in udienza.

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La piazza delle Istituzioni (e del dialogo)

Le Istituzioni rappresentano il desiderio insopprimibile di essere riconosciute, perché l’uomo non può procedere in una società con altri uomini senza condividerne certe aspirazioni e perché occorre un luogo per il loro esercizio.
Louis Kahn, architetto

Questo luogo, per la Repubblica italiana nata nel 1946, è la piazza del Quirinale, carica di significato simbolico con i suoi due palazzi che ospitano la Presidenza della Repubblica e la Corte costituzionale, le più alte Istituzioni di garanzia, custodi della Costituzione italiana. Una piazza diventata “il simbolo di un potere non chiuso in se stesso ma che si confronta con i cittadini – scrive l’architetto Paolo Portoghesi - e offre loro un luogo di incontro non separato dall’organismo della città ma riassuntivo, in certo modo, della sua immagine”. Il Palazzo della Consulta, poi, tra tutte le altre sedi istituzionali è quella che ha mantenuto, rispetto al passato, una continuità anche terminologica, perché ospitava originariamente, insieme al Segretario dei Brevi, il Segretario della Congregazione della Sacra Consulta pontificia, istituita da Paolo IV Carafa nel 1599, massimo organo giurisdizionale, da allora, dello Stato pontificio.

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Restiamo connessi

Grazie alla sua comunicazione e alle diverse piattaforme su cui viaggia, la Corte informa in tempo reale sulla sua attività e chiunque può connettersi per conoscere, capire, approfondire.

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