Roma / Lazio

Liceo classico Giulio Cesare

Giovanni Amoroso
2 ottobre 2025

Diario di Viaggio

È ripartito, con la nuova edizione 2025-2027, il “Viaggio in Italia” dei giudici costituzionali nelle scuole secondarie di II grado. Il 2 ottobre, nell’aula magna del Liceo classico statale Giulio Cesare di Roma, alla presenza del Ministro dell’istruzione e del merito Giuseppe Valditara, il Presidente della Corte costituzionale Giovanni Amoroso ha incontrato le studentesse e gli studenti, dialogando con loro sul tema “Come nasce la Costituzione”. All’evento inaugurale hanno preso parte anche i giudici Stefano Petitti, Angelo Buscema, Maria Rosaria San Giorgio, Marco D’Alberti e Massimo Luciani. 

Prima dell’incontro, il Presidente Amoroso e il Ministro Valditara, hanno visitato lo storico istituto, nato nel 1933 come Regio Liceo Ginnasio Giulio Cesare in piazza Indipendenza e inaugurato con l’attuale sede di Corso Trieste nel 1936, un edificio che rappresentava all’epoca il più alto livello di edilizia scolastica. Un istituto con una lunga storia, purtroppo anche di tragici eventi, come l’espulsione di docenti e allievi ebrei nel 1938, a causa dell’applicazione delle leggi razziali volute dal regime fascista, e l’attentato del 1980, durante gli anni di piombo, in cui i terroristi di estrema destra dei Nuclei armati rivoluzionari assassinarono l’appuntato di pubblica sicurezza Francesco Evangelista, in servizio di pattuglia davanti alla scuola. 

Gli ospiti hanno visitato il Museo diffuso interattivo Giulio Cesare, iniziativa che, con il diretto coinvolgimento degli studenti e sfruttando le nuove tecnologie, consente l’esplorazione innovativa e accessibile di opere e oggetti che hanno fatto la storia della scuola, attraverso percorsi che toccano ambienti di insegnamento e apprendimento, didattiche e metodologie, collezioni scientifiche, comunicazione e linguaggi, mondo del lavoro, archivio storico e fondi librari, oltre a trasversali aspetti storico-sociali. Nel museo trovano spazio anche due mostre: “Il Giulio in scena” sulla storia del laboratorio teatrale del liceo, che ha compiuto nel 2025 i suoi primi 60 anni, e “Rident aequora ponti”, un’indagine sui mille volti del mare, attraverso opere realizzate da studenti e docenti del liceo. 

Hanno aperto la cerimonia, dopo l’inno nazionale suonato e cantato da alcuni alunni della scuola, i saluti della Dirigente scolastica Paola Senesi, della Direttrice dell’Ufficio scolastico regionale Anna Paola Sabatini e del Ministro dell’istruzione e del merito Giuseppe Valditara. 

Il Presidente della Corte costituzionale Giovanni Amoroso ha poi raccontato alle ragazze e ai ragazzi come è nata la Costituzione italiana, partendo dalla caduta del fascismo e da quella “esigenza pressante di rifondazione democratica dell’ordinamento sulla base di una Carta voluta dal popolo e non già concessa dal sovrano”, come era stato lo Statuto albertino.

Amoroso ha illustrato il percorso travagliato fino al decisivo anno 1946, quando il 2 giugno ebbe luogo il referendum sulla forma monarchica o repubblicana dello Stato e il popolo italiano, con il voto esteso per la prima volta anche alle donne, scelse la Repubblica. 

In quella occasione furono eletti anche i 556 deputati all’Assemblea costituente, con il compito di redigere la Costituzione italiana. Questa fu approvata a dicembre 1947 ed entrò in vigore il 1° gennaio 1948. “In tempi rapidi, un anno e mezzo, – ha sottolineato il Presidente – la Costituente è riuscita a costruire una Carta costituzionale nuova, che superava completamente lo Statuto albertino e che aveva come punti fondamentali il carattere rigido e un sistema di controllo di costituzionalità”. Carattere rigido perché la Costituzione può essere oggetto di revisione o, più semplicemente, di modifiche, anche di singoli articoli, ma serve un “procedimento aggravato” di approvazione da parte del Parlamento. Il controllo di costituzionalità è quello affidato alla Corte costituzionale, chiamata al controllo di legittimità sugli atti legislativi del Parlamento, “attivata nel giudizio in via incidentale dal giudice comune che si trova a giudicare una controversia”. Una “garanzia fondamentale”, l’ha definita il Presidente Amoroso. E ha illustrato poi le altre funzioni della Corte, citando i “conflitti fra Stato e Regioni, sia a livello normativo sia a livello di attribuzione di funzioni amministrative, e i conflitti fra poteri dello Stato, ultima garanzia per la tenuta del sistema democratico di democrazia rappresentativa, come previsto nell’articolo 1 della Costituzione”. 

Il Viaggio in Italia dei giudici costituzionali nelle scuole continuerà con nuove tappe e con nuovi temi, “con la funzione – ha rimarcato il Presidente Amoroso – di sollecitare la formazione di una cittadinanza attiva, stimolare lo sguardo critico con cui i giovani si avvicinano all’ingresso nella società. Con questo spirito iniziamo oggi questo viaggio e proseguiremo nelle varie città d’Italia”. Dopo Roma, infatti, il Viaggio toccherà Milano, Treviso, Palermo, Bari, Pisa e a seguire le altre regioni, coprendo due anni scolastici, fino a giugno 2027, come previsto dalla nuova Carta di intenti tra la Corte costituzionale e il Ministero dell’Istruzione e del merito, sottoscritta lo scorso 26 giugno a Palazzo della Consulta dal Presidente Amoroso e dal Ministro Valditara. 

 A partire da questa edizione, in base alla nuova Carta d’intenti, le classi delle scuole secondarie coinvolte negli incontri con i giudici possono partecipare all’assegnazione di un premio, “La Scuola incontra la Corte a Palazzo della Consulta”, finalizzato a valorizzare il miglior progetto di approfondimento (testi, grafici, fotografie, video, podcast, power point, ecc.) sulle tematiche costituzionali affrontate in occasione delle singole tappe del “Viaggio in Italia”.

Il racconto della giornata

Il video integrale

Il lavoro degli studenti

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