Venezia

Mostra internazionale d'Arte cinematografica

Marta Cartabia - Francesco Viganò - Luca Antonini
5 settembre 2019

Diario di Viaggio

di Donatella Stasio

"Nation building": è questo il filone nel quale si inserisce il film di Fabio Cavalli "Viaggio in Italia, la Corte costituzionale nelle carceri", presentato, come evento speciale, alla Mostra del cinema di Venezia il 5 settembre 2019; lo stesso filone del docufilm "Ex Libris - The New York Public Library" di Frederick Wiselman, che alla Mostra è stato portato nel 2017. Con questa chiave di lettura, il presidente della Biennale di Venezia Paolo Baratta ha presentato la proiezione del film di Cavalli nella sala storica dell'hotel Excelsior. "Si tratta di due documenti straordinari che rappresentano il fenomeno della formazione di una comunità, dove tutti sembrano operare per la costruzione di una nuova identità, senza trascurare quella che ci caratterizza per ciò che abbiamo ereditato, ma sapendo che la nostra identità sta nel nostro futuro più che nel compiacerci delle cose ereditate", spiega Baratta. Parlare di Costituzione a chi ha subito le conseguenze della legge - come ha fatto la Corte costituzionale con il Viaggio nelle carceri, cui si ispira il film, vuol dire parlargli un linguaggio comune, dirgli che anche lui appartiene alla legge, alle istituzioni, e che "forse ha perso la libertà ma non la dignità di cittadino". Anche noi uomini liberi, osserva il presidente della Biennale, dovremmo esercitarci di più a parlare di Costituzione, dei principi

e dei massimi organi che ci consentono di esistere come società libera e aperta, per capire meglio il rapporto tra potere, giustizia, libertà, autonomia. "Parlarne di più - insiste Baratta -, prima di lamentarci di non averlo fatto abbastanza in tempo giusto". In sala, con la vicepresidente Marta Cartabia, ci sono i giudici Francesco Viganò e Luca Antonini, che sottolineano il valore della "dignità umana", su cui "scommette" la Costituzione e su cui si fonda la "speranza" dei detenuti. Cartabia rilancia la chiave di lettura di Baratta della "nation building", sottolineando che il Viaggio della Corte nelle carceri vuole significare proprio questo: "la possibilità di ricostruire legami e rinascita di un popolo in qualsiasi situazione, anche nel carcere". Non a caso, nella tappa di San Vittore, a Milano, Cartabia aveva concluso il suo intervento citando le ultime parole del capitolo della Genesi in cui si racconta di Caino che uccide il fratello buono per gelosia: "E Caino divenne un costruttore di città", si legge a conclusione di quella vicenda. "Questo è il messaggio che ci auguriamo di aver cominciato a seminare con l'iniziativa istituzionale del Viaggio e speriamo - chiude la Vicepresidente della Corte costituzionale - che con il documentario questo messaggio possa arrivare a tutti".



VENEZIA76 Viaggio in Italia, la Corte costituzionale nelle carceri
Clip Rai Cinema



Paolo Baratta
Intervento del Presidente della Biennale



Marta Cartabia
Il video dell'intervento



Francesco Viganò e Luca Antonini
Il video degli interventi



Fabio Cavalli
Intervento del regista del docufilm