Bari
L'edificio della memoria - I bambini di Truffaut
Silvana Sciarra
21 gennaio 2020
Diario di Viaggio
di Giancarlo Visitilli
Il naso all'insù, le bocche spalancate. Quelle degli studenti, al modo degli sguardi dei magistrati. Quelli della scuola pugliese, dinanzi al grande schermo, quelle dei magistrati della Corte costituzionale, all'ingresso delle celle delle carceri italiane. Lo stupore ha tenuto insieme gli studenti di diverse scuole della regione Puglia, ieri, 21 gennaio, in occasione del loro incontro con il giudice della Corte costituzionale, Silvana Sciarra e la responsabile della comunicazione della Corte, Donatella Stasio. Il pretesto, la visione del film Viaggio in Italia, la Corte costituzionale nelle carceri di Fabio Cavalli. Prima, l'emozione dell'incontro "con gente importante", per dirlo con le parole di Marilisa, studentessa del liceo scientifico di Santeramo in Colle, poi "lincredulità di fronte alle immagini di uomini e donne recluse, di cui mai avrei immaginato", come ha sostenuto Angela Molinari del liceo Einstein di Mottola. L'esperienza è stata quella della "vicinanza", come dice con ununica parola uno studente: "non avrei mai immaginato di poter incontrare un giudice della Corte costituzionale, visto che nel nostro immaginario li pensiamo come fossero dei marziani, e invece parlano, ridono, soffrono e si emozionano"
Ed è vero quello che afferma anche Antonello, studente di quarto anno dell'istituto Tommaso Fiore di Modugno, perché "nessuno può immaginare di vedere dei giudici con gli occhi lucidi o stupiti, di fronte a uomini e donne privati della libertà". Difficile pensarlo, anche da parte di chi l'età più adulta lha, per non immaginare "labitudine alla condanna". Si da troppo per scontato che i giudici abbiano dimestichezza con il dolore di chi vive dietro le sbarre, che conoscano quello che i reclusi avvertono e che molto spesso si tengono dentro. "Il film che abbiamo visto mi ha dato la sensazione di una liberazione ha sostenuto Michele Sette, studente prossimo al diploma Un continuo crescendo di emozioni, anche se non portano al lieto fine della liberazione delle donne e degli uomini che si descrivono". L'incontro di parte della scuola di Puglia con le donne della Corte è stato solo un primo passo per rendere palese un'urgenza nel nostro Paese, a prescindere dalle geografie o coordinate geografiche e storiche, la capacità dei più giovani di essere più grandi dei loro adulti, nell'approcciarsi a un viaggio di liberazione da tanta ingiustizia.
LOCANDINA
Prima dell'incontro
Un estratto dall'incontro