Napoli
Istituto penale per minorenni di Nisida
10 giugno 2022
Diario di Viaggio
La qualità delle relazioni, e il bisogno di relazioni che nutrano, è il tema
della breve pièce teatrale scritta, e interpretata, da alcuni ragazzi ristretti a Nisida e al centro del successivo confronto con il presidente
della Corte costituzionale Giuliano Amato. L'appuntamento alle 11,30 negli spazi dell'Istituto penale per i minorenni di Nisida, dove Amato era
già stato il 19 ottobre 2018, in una delle tappe del Viaggio nelle carceri della Corte costituzionale.
"Te ne vai con qualcosa di struggente dentro e con tanta amarezza", aveva detto Amato, alla fine di quella giornata, descrivendo i suoi
sentimenti. Alcuni ragazzi di Nisida erano poi venuti a Roma, su invito della Corte costituzionale, nel dicembre di quello stesso anno
e vi torneranno ancora nel prossimo mese di luglio. Un succedersi di incontri con la sola parentesi della pandemia che testimonia
la volontà di costruire, appunto, una relazione di qualità tra il Carcere e la Corte costituzionale.
La pièce teatrale Fioriture-fratelli nasce dal progetto Per Aspera ad Astra-Nisida 2022 e ha esordito due giorni prima,
l'8 giugno, al Teatro San Ferdinando di Napoli. Si ispira liberamente alla tragedia greca Elettra, in particolare alla
relazione tra fratelli, alla frattura provocata dalla separazione e al desiderio di ricomporla nell'incontro. Una vicenda
in cui si intrecciano sentimenti contrastanti ed opposti - odio, amore, desiderio di vendetta, bisogno di ascolto sui
quali hanno lavorato i ragazzi di Nisida e sui quali si sono confrontati con il presidente Amato, al termine della pièce.
Ampio il ventaglio delle fonti utilizzate dai giovani autori di Nisida. Oltre a Elettra di Sofocle e di Von Hofmannsthal,
tre testi di Simone Weil: Filosofia della resistenza, La persona e il sacro, Il libro del potere. Inoltre: Corpo teatro -
Saggio sulla tragedia di Jean Luc Nancy; stralci da Amleto di Shakespeare e da Il giardino dei ciliegi di Cechov; e, infine,
la poesia di Rilke, di Montale, di Kavafis e di Majakovskij.
Il video